CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE:
le prime cose da sapere

29 Gennaio 2013    

  • Nel caso di impianto termico centralizzato che serve una pluralità di utenze la “contabilizzazione del calore” consente di utilizzare il riscaldamento in modo da usufruire di tutte le utilità e benefici offerti dall’impianto di riscaldamento autonomo, senza farsi carico dei suoi aspetti negativi.
  • La “contabilizzazione” consiste in un sistema di apparecchiature che “misurano e registrano” la quantità di calore effettivamente consumata in ogni unità immobiliare e attraverso il quale possiamo aprire o chiudere il nostro impianto ed eventualmente regolare la temperatura ambiente come meglio crediamo.
  • Tale impianto per ottenere adeguati benefici sia economici che di comfort deve necessariamente essere installato insieme a valvole termostatiche su ogni corpo scaldante (termosifone).
  • Le conseguenze dell’installazione sono:
    ripartizione dei costi di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato;
    possibile gestione della singola unità immobiliare come se fosse dotata di un impianto autonomo;
    aumento considerevole del comfort ambientale grazie alla autoregolazione delle valvole termostatiche;
    notevole risparmio economico per la produzione dei energia termica (corrispondente anche al 30%), nonché riduzione delle sostanze inquinanti con conseguente miglioramento dell’ambiente in cui vivamo.

APPROFONDIMENTI TECNICI

In funzione dell’impianto termico esistente i sistemi per la contabilizzazione si dividono in due tipologie principali:

  • impianto di distribuzione calore con collettori ad ogni singolo appartamento (situazione tipica per condomini di più recente costruzione): si parla di contabilizzazione diretta , in quanto risulta possibile installare un contatore di calore (calorimetro) a monte delle tubazioni che servono ogni unità immobiliare (tali apparecchiature devono risultare conformi alla norma UNI EN 1434);
  • impianto di distribuzione calore a montanti (tubazioni che collegano in verticale i termosifoni di appartamenti di piani diversi, es. tutte le cucine, tutte le camere, ecc.): si parla in questo caso di contabilizzazione indiretta con contatori di calore “indiretti” montati sui singoli termosifoni” (tali apparecchiature devono essere conformi alla norma UNI EN 834 e UNI EN 835).
  • Indipendentemente da quanto sopra, per tutti i termosifoni corpi radianti si deve installare una valvola termostatica che permette la regolazione automatica della temperatura ambiente. La valvola riduce l’afflusso di acqua calda man mano che la temperatura programmata viene raggiunta. Nel complesso dell’impianto questo meccanismo diminuisce drasticamente la quantità di acqua in circolazione e quindi i consumi di combustibile. Come ulteriore effetto l’acqua calda prodotta potrà fluire meglio dove serve (auto-bilanciamento impianto): gli utenti più lontani dalla centrale termica potranno finalmente raggiungere le temperature di confort mentre agli utenti più vicini non saranno costretti ad aprire le finestre.


NORMATIVA

  • La legge N°10 del 09/01/1991 (art. 26 comma 5), al fine di favorire il risparmio energetico, per agevolare interventi su impianti esistenti, ha apportato delle novità relativamente alle disposizioni previste dagli articoli 1120 e 1136 del codice civile. Conseguentemente l’assemblea condominiale può approvare con la sola maggioranza sia gli interventi nelle parti comuni dell’edificio “volti al contenimento del consumo energetico” sia le innovazioni relative all’adozione di termoregolazione e di contabilizzazione del calore od ogni altro intervento che consegua il “risparmio energetico”.
  • È opportuno e vivamente consigliabile, per non andare incontro a possibili contestazioni, che la ripartizione delle spese sia effettuata in conformità con la norma UNI 10200.
  • Attenzione: spesso si vuole installare l’impianto di contabilizzazione per svincolare il singolo dagli orari, imposti per legge, di accensione della caldaia centralizzata. In base al D.P.R. N°412/1993 (integrato ed aggiornato), la deroga all’orario massimo di accensione, (Art. 9, Comma 6, Lettera f), esiste solo ed esclusivamente se insieme all’impianto di contabilizzazione, all’interno di ogni singola unità immobiliare, viene installato anche un sistema di termoregolazione della temperatura ambiente, (da non confondere con le valvole termostatiche), dotato di un programmatore che consenta la regolazione almeno su due livelli di detta temperatura nell’arco delle 24 ore.